Il permesso di guida per determinate fasce orarie
Ti è stata ritirata la patente di guida ma hai la necessità di utilizzare l'auto per andare al lavoro? Esiste la possibilità di richiedere ed ottenere un permesso di guida per fasce orarie. Ecco quello che devi sapere.
Non sono infrequenti i casi nei quali gli organi di polizia, accertando un'infrazione al Codice della Strada, provvedano ad applicare la sanzione della sospensione della patente di guida.
In tali ipotesi, ai sensi dell'art. 218 Cds, la patente di guida è ritirata dall'agente od organo di polizia che accerta la violazione ed inviata, entro cinque giorni, alla Prefettura del luogo della commessa violazione.
Nel medesimo termine (cinque giorni dal ritiro), l'interessato può formulare al Prefetto territorialmente competente un'istanza rivolta ad ottenere il rilascio di un permesso di guida per determinate fasce orarie. Il comma 2 dell'art. 218 Cds, tuttavia, fissa alcune precise condizioni.
Innanzitutto, è essenziale che dall'infrazione non sia derivato un incidente; inoltre, il permesso può essere richiesto solo ed esclusivamente per ragioni di lavoro, ovvero per il ricorrere di una situazione che avrebbe dato diritto alle agevolazioni di cui all'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104. Per poter essere completa e puntuale, la richiesta di permesso di guida per fasce orarie deve essere adeguatamente motivata e documentata [1] e non può riguardare un periodo superiore alle tre ore giornaliere.
Se il permesso viene richiesto per esigenze di lavoro è necessario dimostrare che per l'interessato risulta impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici o comunque non propri.
Il Prefetto ha quindici giorni di tempo per emanare l'ordinanza di sospensione della patente di guida, indicando il periodo al quale si estende la sospensione stessa. Tale periodo, nei limiti minimo e massimo fissati da ogni singola norma, e' determinato in relazione all'entita' del danno apportato, alla gravita' della violazione commessa, nonche' al pericolo che l'ulteriore circolazione potrebbe cagionare.
Bisogna, tuttavia, tenere presente che laddove l'istanza di permesso di guida per fasce orarie sia accolta, il periodo di sospensione e' aumentato di un numero di giorni pari al doppio delle complessive ore per le quali e' stata autorizzata la guida, arrotondato per eccesso. L'ordinanza, che eventualmente reca l'autorizzazione alla guida, determinando espressamente fasce orarie e numero di giorni, e' notificata immediatamente all'interessato, che deve esibirla ai fini della guida nelle situazioni autorizzate. Il periodo di sospensione decorre dal giorno del ritiro.
Attenzione: qualora l'ordinanza di sospensione non sia emanata nel termine di quindici giorni, il titolare della patente puo' ottenerne la restituzione da parte della prefettura.
Bisogna, dunque, ponderare bene prima di formulare la richiesta di permesso di guida temporaneo: se, da un lato, si trae il vantaggio di poter ottemperare alle quotidiane esigenze lavorative ovvero alle situazioni che danno diritto a fruire dei permessi previsti dalla c.d. "Legge 104", dall'altro si dev'essere consapevoli di incorrere in un incremento automatico del periodo di sospensione della patente di guida.
NOTA BENE: Il permesso di guida a fasce orarie può essere rilasciato esclusivamente a seguito di violazioni di carattere amministrativo e non per violazioni che hanno rilevanza penale (art.223 del C.d.S.).
[1] Se il permesso viene richiesto per esigenze di lavoro è opportuno allegare certificazione del datore di lavoro indicante l'articolazione dell'orario di lavoro; dichiarazione di responsabilità del conducente in merito alla impossibilità o gravosità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi non propri, con indicazioni precise su esistenza o meno di mezzi pubblici, eventualiorari nonché su gravosità- costo utilizzo del mezzo pubblico; se trattasi di lavoratore che usufruisce dei permessi di cui all'art. 33 della Legge 104/92 la dichiarazione del punto precedente dovrà essere rilasciata dal datore di lavoro, da cui risulti che il dipendente beneficia dei permessi previsti dalla Legge 104/92. Se, invece, il permesso di guida è richiesto da un non lavoratore che beneficia dell'art. 33 Legge 104/92 (per sè o per coloro che devono fornire assistenza a familiare o figlio disabile) è opportuno allegare copia della certificazione rilasciata dalla Commissione Invalidità Civile che riconosce le condizioni di cui all'art. 33 Legge 104/92 a favore del richiedente o di familiare che rientra nel rapporto di parentela indicato dalla suddetta legge; istanza di rilascio di permesso orario riportante, sotto forma di dichiarazione di responsabilità (ai sensi degli artt. 46 e 47 DPR 445/2000) rapporto di parentela, impossibilità per altro beneficiario di provvedere al trasporto del diversamente abile, indicazione precisa dei giorni e degli orari nei quali effettuerà il trasporto.